mercoledì 21 novembre 2012


il maialino in principe di scozia


Tremendo attendere l'autunno in ciabatte sul mare, sconsigliato anche ai maiali maremmani sempre che non indossino un vestito da Presidente del Consiglio.
Lunedì notte svegliato dal forte vento, mi alzo già in jeans..è strano credevo di aver messo, come sempre per andare a letto, i bermuda di cashmere e invece, nel buio del mio appartamento post industriale o nel sonno che precede il sonno, devo aver calzato i jeans...vabbè, mi infilo i calzini di organza, il maglione di ordinanza che mi sta troppo basso di cavallo e nel buio del mio appartamento (post industriale) inciampo contro l'arbusto di mirto che tengo ai piedi del letto come arredamento olfattivo, casco sui bermuda di cashmere giusto in tempo per accorgermi del fil di fumo aromatico proveniente da sotto il materasso sospeso sulle bucce di noce, con le quali mantengo inalterato il ph della rafia di cui ho imbottito il materasso.
A questo punto accendo il mio naso parlante a muro che mi avvisa che il maialino maremmano rapito la settimana scorsa dai democratici lacustri è fuggito rintanandosi tra le cocce di noci ed il materasso di rafia....hmmm bell'affare dico allo specchio che resta lì in panciolle mentre mi arrabatto per cercare di tirare il porco per la zampa zoccolante, ma quello non vuole saperne di venir fuori e risponde con soffiate d'ano a cui, fortunatamente, riesco a resistere grazie ai tappi al naso che metto la notte per non svegliare la vicina, con la recondita speranza che questo la induca a fare sesso con me la prossima notte di tempesta.
Reagisco, lo strattono più forte e quello scalciando vien fuori, è stata dura come tirar fuori il figlio ad una vergine, sembrava il parto di Maria.
Metto in piedi il maialino, lo vesto con un principe di scozia in pura lana, gli infilo i miei quattro ciabattoni in poliestere e, sempre tenendolo per mano usciamo a fare una passeggiata sotto il quarto di luna scoperto dalle nuvole (quindi un pò raffreddato), per fortuna gli altri sette quarti lo curavano a dovere, ma anche a piacere.
Arrivati in riva a questo male liscio come l'odio, facciamo una bella passeggiata raccontandoci barzellette scurrili e piangendo quando toccavamo argomenti obsoleti, finché un istinto improcrastinabile ci coglie alla vescica come un calcio ed eccoci, in fronte all'orizzonte salmastro co' "zì peppe" in mano e al largo intravediamo un movimento ambiguo che schiumando e spumeggiando alzava sbuffi da baffi enormi appostati proprio sopra la cresta dell'anca... Senza pensarci un momento il maialino si getta in mare per raggiungere quel povero cristo in difficoltà...a nulla è servito il mio urlo di munch e neanche il pranzo, così mi rassegno dando le dimissioni al lido ormai chiuso in se stesso, cercando un martini nel quale annegare i miei malesseri, ne trovo uno, un martin pescatore che però va in aiuto del povero cristo in alto mare il quale viene nel frattempo raggiunto dal porco in principe di galles ma, non potendo divorarlo così vestito da Presidente del Consiglio decide di attendere il martin pescatore per divorarne il raccolto, quindi ritorna nel fondo del mare col plauso dei santi papi andati ed il maialino si guarda indietro, poi guarda al largo vede che non ci sono esseri umani, mi saluta e si dirige verso l'ignoto...
Addio principe di galles...addio ciabattone in poliestere..addio maialino prestigiatore mi incantasti e mi rubasti il cuore, allora torno a casa con le lacrime agli occhi ed i calli ai piedi e le emorroidi ai polsi...
Peccato... Per la prima volta un presidente del Consiglio che mi piaceva...

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