mercoledì 21 novembre 2012


La fabbrica delle idee


Ogni potere che domina fabbrica un ideologia che lo giustifichi e lo sostenga.
Le idee sono libere solo quando non hanno interessi da difendere, le mie idee possono essere considerate tali (fino a prova contraria).
Diffidate da filantropi industriali, dai pensatori col colletto bianco, perchè spesso non parlano per conto proprio, ma per conto delle azioni che posseggono.
Ad esempio la libertà, quella di commercio, di iniziativa e di pensiero è stata creata dagli industriali, e serviva a giustificare il nuovo potere nascente, quello del denaro. Non più diritti divini, non più diritti di sangue, ma un nuovo potere, che doveva portare dei bifolchi arricchiti da ferrovie e carbone allo stesso tavolo con nobili e marchesi. Il potere si era spostato dai possedienti terrieri agli industriali.
Questo accadeva molto tempo fa, ed il tipo che ha postulato queste teorie (vi aiuto: comincia con la M e finisce con la X) non ha vissuto i nostri tempi.
Ma la sua teoria, quella materialistica, è sempre valida. Le idee che dominano sono prodotte da chi domina e da chi ha il potere per diffonderle. Questo non vuol dire assolutamente che siano giuste, vere o sbagliate. Sono le idee della classe dominante, che le utilizza per garantirsi l’esistenza.
Oggi, nel paese della pizza, una fabbrica delle idee lavora giorno e notte per garantire l’esistenza della classe che domina.
Perchè nel nostro paese non è l’industria a comandare, o almeno non quella capitalista.
Potremmo chiamare questo potere Mafia, un tipo di potere che mischia mezzi di produzione a diritti di sangue.
Questa classe dominante ha un idea molto semplice: il fine giustifica i mezzi.
Questo tipo di pensiero ammette che diritti civili, costituzionali possano essere calpestati in vista di un bene superiore.
In nome di beni quali la governabilità, la sicurezza, le emergenze vengono sospesi i diritti di persone, per avere la libertà di agire.
Questo tipo di classe dominante si comporta come un padre, che ordina ai propri figli come debbano comportarsi, ma come ogni padre impone delle regole che poi lui non rispetta.
E’ la logica dell’esercito. Un soldato subisce umiliazioni ed ordini, sapendo che un giorno sarà lui ad imporre umiliazioni ed ordini. Nel nostro paese devi avere un solo comportamento: voltati, non pensare, obbedisci. Un giorno (quando io sarò morto) sarai tu a comandare. Tutto il resto non conta.
Il nostro paese non ha mai avuto un illuminismo.
I cittadini in questo paese non sono mai stati trattati come persone adulte.
In questo paese le persone vogliono solo essere protette, vogliono uno stato che gli garantisca una casa, un pasto, un letto.
In questo paese le persone non vogliono la responsabilità che la democrazia comporta.
In questo paese tutti vogliono qualcuno che li comandi e che risolva per loro i loro problemi.
Svegliatevi, nessuno se ne prenderà carico.
La democrazia ha un sogno, immagina un mondo dove il potere possa essere usato per il bene comune e non per accrescere se stesso.
La democrazia immagina un mondo dove i cittadini, siano capaci di decidere per se stessi, immagina un mondo di individui complessi che attuano delle scelte che garantiscano i propri diritti, la propria libertà e nel contempo creino una società solidale ed equa.
Quello che è sottinteso è un livello medio alto di istruzione, di conoscenza ed una buona e diffusa capacità di giudizio.

Io sono stufo di essere trattato come un bambino dallo stato.

Sono stufo di sentire persone che dicono che Santoro non può parlare perchè altrimenti poi dei pazzi tirano dei candelotti in piazza.
Come se nessuno in questo paese avesse un cervello proprio, come se fossimo tutti degli zombie che pensiamo quello che altri ci dicono di pensare.
La verità è che questa classe dominante ci ha trasformato in idioti senza cervello che pensano quello che le tv ripetono con un incessante martellamento mediatico. Ci riempiono la testa di storie di pazzi anarchici che condizionati da chissà chi sbroccano e tirano statuette e candelotti.
Il problema però è molto semplice. Un tipo di stato, come quello dei poteri assolutisti del ’600, che protegge continuamente i cittadini dal pericolo del libero pensiero genera dei sudditi.
L’illuminismo è stato questo. E’ stato un grosso coro contro i Re che diceva:

 “Vaffanculo! Smettetela di dire quello che dobbiamo pensare, non siamo più bambini!”.
- Anonimo illuminista pazzo

Rivendichiamo il diritto ad essere artefici del nostro destino, ad essere padroni della nostra coscienza.
La libertà è pericolosa. La libertà impone una scelta tra giusto e sbagliato, lecito ed illecito.
Ma non si può eliminare il male eliminando la scelta.
Stikazzi di vivere in un mondo dove c’è la sicurezza, se devo smettere di avere paura dei criminali per cominciare ad aver paura delle guardie, se devo aver paura delle mie idee.
Stikazzi di vivere in un mondo governato, se il potere serve solo a tutelare se stesso.
Stikazzi di vivere in un mondo dove c’è una crescita economica, se non cresce la coscienza delle persone.
Quando noi saremo morti, le generazioni che verranno non ci ricorderanno per quello che avremo prodotto, per il fatto che la nostra generazione ha vissuto un periodo di grande crescita economica.
Ci ricorderanno per la letteratura che avremo lasciato, per l’arte che avremo prodotto, per la scienza, per i progressi nel diritto, per i progressi nella medicina, nella tecnica.
Perchè il paternalismo sopprime la libertà di pensiero, sopprime la creatività.
E noi, popolo di navigatori, santi ed eroi ora siamo senza patria.
E noi, ora siamo un popolo di mercenari, che vendono il proprio talento al miglior offerente.
E noi, ora siamo un popolo di nomadi, che vaga di nazione in nazione.
Alla ricerca di un posto dove la diversità di pensiero sia vissuta come una ricchezza e non come un pericolo.

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