mercoledì 21 novembre 2012


La Maggioranza è stupida, sceglie sempre Barabba e mette in croce il giusto!


Papa Ratzinger e i tesori nascosti del Vaticano

Papa Ratzinger ha affermato, che “il denaro non è niente”.
Ora la cosa, detta da uno che vive nel lusso piu’ sfrenato e si è distinto notoriamente anche per la scelta degli abiti e perfino per le pantofole firmate Prada, suona molto ipocrita; ma se andiamo a vedere molto rapidamente come funzionano le finanze del Vaticano: Lo IOR è la banca centrale del Vaticano ed è allo stesso tempo riconosciuto come un istituto di credito ordinario. E’ stato creato nel 1941 da Pio XII con la funzione di amministrare i capitali degli ordini religiosi, degli istituti religiosi, maschili e femminili, delle diocesi, delle parrocchie e degli organismi vaticani di tutto il mondo. La Chiesa cattolica è l’unica religione ad avere una propria banca per maneggiare affari e investimenti. E’ una banca molto particolare, infatti non ha sportelli, in compenso ha molti clienti. Lo IOR continua ad essere molto ambito per chi possiede capitali che vuol far passare “inosservati”.

I suoi bilanci sono noti solo al Papa e a tre cardinali e riguardano un patrimonio di piu’ di 7 miliardi di euro. Gli interessi che vengono pagati ai depositanti si aggirano attorno al 12%. Essendo al centro di una organizzazione mondiale di banche controllate dal Vaticano, è molto semplice, attraverso lo IOR, qualsiasi trasferimento di denaro senza limiti né di quantità né di distanza, con garanzia di assoluta riservatezza. Per molto tempo a capo dell’Istituto è stato Paul Marcinkus, cardinale coinvolto in numerosi scandali. Lo IOR ha legami organici con altri istituti di credito (la finanza bianca), in primis con il gruppo del finanziere cattolico Batoli, di cui lo IOR è sempre stato azionista. L’Istituto ha investito negli ultimi tempi ben 298 milioni di dollari in azioni, bond e titoli governativi statunitensi. Due sarebbero i bracci secolari mediante i quali lo IOR opera: una banca tedesca, la Deutsche Bank; l’altro il gruppo UNTES, nel cui capitale azionario lo IOR partecipa nell’ambito di una cordata con il “gruppo bresciano”, costituito insieme con la banca Lombardia e la Mittel. Insieme possedevano o possiedono quasi il 4 per cento delle azioni di Intesa. Attualmente il Presidente è un laico, Angelo Caloia, il quale ha ammesso che la banca vaticana offre ai correntisti rendimenti superiori ai migliori hedge fund e un vantaggio inestimabile: la totale segretezza.

L’Istituto vaticano, con i suoi 7 miliardi di euro in deposito, è un vero paradiso fiscale piu’ riservato delle banche svizzere e meno impermeabile ai controlli delle isole Cayman. Non esistono libretti di assegni. Tutti i depositi e i passaggi di denaro avvengono con bonifici, in contanti o in lingotti d’oro.
Nessuna traccia.
(07 ott 2008) http://www.webl0g.net/2008/10/07/papa-ratzinger-ed-i-tesori-nascosti-del-vaticano/

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